L’idea di Cellario

Voglio fare un

vino buono, naturale,

che vi dia l’emozione

della mia terra…

Fausto cellario

Ho sempre visto Poderi Cellario come un gruppo di amici che crescono insieme, una piccola cooperativa.
La prima vigna veramente mia che ho comprati a Farigliano, ai Gene’, posto strepitoso per il Dolcetto, l’ho coltivata insieme a Beppe di Farigliano e suo padre Cesare detto il Belubepu, lui mi insegno’ i veri segreti della potatura (dagli lungo!) ed a legare le viti con i salici. Nel tempo gli amici sono aumentati ed anche l’azienda, non li abbiamo cercati, sono arrivati. Contadini con pensieri comuni e con un’idea di rispetto totale per la terra, la passione per una viticoltura sana, senza pesticidi o chimica e la voglia di portare nel bicchiere il sapore del vino vero, della nostra terra.
Se ora non beviamo solo Dolcetto è grazie agli amici: Albesiano Giuseppe (Belubepu), Ferrero Mario (Mario di Bene), Borra ALdo (Muciacio) e Clerico Pierfrancesco (Eh Be) di Farigliano, Anselma Giuseppe (Bordighera) di Monchiero – Dogliani, fratelli Lasagna, Raviola Giovanni, Quaglia Massimo e Filippi Ermanno di Piozzo, Roberto Bongioanni di Treiso, Carmine Roberto di Mango, Stefano Traversa di Sarezzano, Baratta Lodovico di Agliano Terme, Giacosa Amelio di Cornegliano d’Alba.

Volete conoscere qualcuno ?

Unisci ogni nome con il personaggio giusto , se vinci puoi bere ! (RV2 !! )

Mario, detto Mario di Bene

Aldo, detto Muciacio

Beppe Albesiano, detto Belubepu

Beppe Anselma, detto Bordighera

Ho scoperto circa vent’anni fa che mia moglie era intollerante ai solfiti, questo è stato uno dei motivi che ci ha spinti nel tempo a creare sempre di più un vino senza chimica… Genuino, naturale.
Non potevo lasciarla senza bere!

fausto cellario
Intervista a Radio Veronica One