Vigneti e Biodinamica

I nostri vigneti sono tutti collinari, nelle Langhe, nei comuni di Farigliano, Dogliani-San Luigi, Carrù e Piozzo.
A Farigliano c’è una terra calcarea e povera che da struttura e corpo ai vini rossi, ci sono le marne di Sant’Agata ed è una terra bianca. A Dogliani e Carrù il terreno è più ferroso ed ha un colore sul rosso, questo dona al vino eleganza e particolarità. San Luigi, a Dogliani, è un’eccezione, c’è una terra mista, sia arenaria che marna, con parti rossicce, da molta frutta ed eleganza al vino. A Carrù e Piozzo, dall’altra parte di Tanaro, c’è una terra ferrosa, argilla con uno strato di sabbia sotto, è buona per i bianchi e dà molta mineralità ai vini perché le viti devono fare una radice molto più lunga per sopravvivere e trovare il nutrimento .
Le nostre colline sono le prime, più vicine alle Alpi Marittime, e quindi più alte, questo dona ai nostri vini bianchi una particolare freschezza.
Il nostro interesse è quello di mantenere sempre il terreno vivo quindi lasciamo crescere l’erba tra i filari invece che toglierla con diserbanti o altri prodotti chimici. Al posto dei fertilizzanti artificiali prima di piantare una vigna utilizziamo il letame, concime naturale, e piantiamo periodicamente alcune piante specifiche come leguminose e graminacee per equilibrare il terreno. Utilizziamo solo tecniche colturali che non facciano male all’ambiente e che non danneggino la biodiversità perché il nostro motto è “veniamo dalla terra e dobbiamo rispettarla”.
Negli ultimi anni stiamo utilizzando cornosilice e cornoletame seguendo le fasi lunari per fare esperienza biodinamica.
Oltre alle vigne abbiamo anche alcuni noccioleti e boschi.

Esperienza Biodinamica
Negli ultimi anni stiamo facendo esperienza con la coltura biodinamica. L’idea di fondo è avere un suolo più possibile vivo. Nelle zone più magre seminiamo il favino che dà fertilità al terreno e più sostanza organica, il sovescio è importante perchè equilibra la vigna mentre nella parte più a valle piantiamo graminacee che smagriscono la terra.
Stiamo provando, da alcuni anni, cornosilice e micorrize seguendo le fasi lunari. Il cornosilice amplifica l’attività fotosintetica, micorrize sono dei batteri già presenti nel terreno, specialmente nel cornoletame, che aumentano in modo importante l’apparato radicale della vite.
La potatura non viene mai fatta in luna crescente, i vini fermi sono imbottigliati con luna calante, negli ultimi giorni,i vini frizzanti sono imbottigliati nei primi giorni della luna crescente, come da vecchia tradizione che mi ha insegnato mio padre.
Da anni utilizziamo la confusione sessuale per diminuire le popolazioni di insetti nocivi al grappolo senza usare, in questo modo, insetticidi.
lunario Vite di un anno, che radici! Dinamizzazione